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Consulente SEO: Come aumentare la Link Popularity (link building)

di

CONSULENTE SEO
COME AUMENTARE LA LINK POPULARITY

FOCUS: Primo articolo sui concetti fondamentali della link popularity (detta anche link pop).

Link Popularity: cos’è e come aumentarla

consulente seo link popularity

Subito un premessa: per popolarità, in questo articolo, mi riferisco a quella attribuita da Google, generalmente costruita attraverso il link building. Quindi per Google un sito è popolare quando ha un’alta link popularity.

Contrariamente a quanto si pensi, non esiste una formula magica per aumentare velocemente la popolarità di un sito, è invece qualcosa che avviene gradatamente, anzi, direi che deve avvenire gradatamente.

Questa affermazione viene dal fatto che ultimamente Google non solo verifica chi quanti siti linkano il vostro, ma anche l’incremento nel tempo del numero di back links.

Quest’ultima frase contiene in sé i concetti base della link popularity:

  1. CHI – Questa è la cosa più importante: non basta che un sito abbia un link verso di voi (back link), ma deve avere caratteristiche ben precise; lo vedremo più avanti.
  2. QUANTI – il numero elevato di back links è sì utile, ma non è un aspetto in sé vincente; anche questo lo approfondiremo nel corso dell’articolo.
  3. INCREMENTO NEL TEMPO – se il numero di back links mensili aumenta mediamente di due ed improvvisamente si ha un picco di cinquanta, Google s’ingrugna e vi guarda con sospetto…

Anchor Text: la pietra miliare

Un concetto davvero importante: l’anchor text. Si tratta della pietra miliare di tutto il discorso. Pensare bene al testo da associare al link è già un ottimo punto di partenza.

Se volete posizionare il vostro sito per la chiave pizza fritta allora l’anchor text del vostro back link deve essere proprio “pizza fritta” ovvero:

<a href="http://www.unmiositoweb.xx">pizza fritta</a>

Se vendete pizze fritte online di sicuro le persone non vi cercheranno con il nome della vostra azienda, a meno che non vi conoscano già. Tuttavia se volete far scoprire al mondo il vostro sito di pizze fritte, non potete che puntare su questa semplice keyword, pertanto i back links devono contenerla.

Uno dei più stupidi anchor text che conosca (salvo pochi usi particolari) è clicca qui. Vi prego, è uno spreco tremendo!

 

Ho il giusto anchor text, in quale sito lo piazzo?

Come decidere se un sito fa per noi? Se avete risposto che andate a controllare il page rank della pagina, state navigando in alto mare!

Il fatidico, pauroso, mostruoso, misterioso, condizionante, affascinante, deviante, allucinogeno PaaaGe RaaanK!!!

Il mio suggerimento in merito? Fate un bel respiro e liberatevene. Il vostro consulente SEO vi parla spesso di page rank? Licenziatelo!

Certo un tempo aveva la sua influenza, ma oggi è solo uno dei centinaia di fattori che Google utilizza per stabilire il posizionamento di un sito. Inoltre, come è noto, è un fattore relativo, non proporzionale, che a volte sale ed altre volte scende.

 

Il page rank  nella link popolarity

Ecco un bel disegnino di Elliance che mostra come questo indice non abbia un andamento lineare:

consulente seo link building

Come potete vedere dalla grafica (fateci clic sopra per ingrandirla), passare da un rank zero ad un rank 3 è piuttosto semplice. Ma già da 4 a 5 le cose cambiano, per non parlare da 5 a 6 o, peggio, da 6 a 7. Tenete presente che l’immagine grande è solo una minima parte del tutto, ovvero rappresenta solo l’angolo basso a sinistra di quella più piccola che potete vedere alla sua sinistra. Sorpresi? Sconvolti? Inoltre è una scala relativa al punteggio massimo che Google si auto assegna, ecco perché quando questo massimo cambia (solitamente verso l’alto), tutti i numeri vengono ricalcolati e voi da 4 passate a 3 piangendo a dirotto!

Tornando alla domanda del paragrafo, per avere un buon metro di misurazione dei siti in cui vale la pena esserci, ricorrete ancora una volta a Google: cercate i siti per la vostra keyword d’interesse.

Vendete pizze fritte? Allora potreste essere interessati a siti che trattano di cucina, di ricette, come i blog di cucina.

Ecco quindi che le chiavi di ricerca potrebbero essere:

  • ricette di cucina
  • blog di cucina
  • forum ricette

A questo punto, per ciascuna keyword, contattate i primi 10 siti mostrati nella SERP e chiedete loro se accettano il vostro link, magari proponendo uno scambio link. Ricordate che il vostro link deve avere nel suo testo la chiave di vostro interesse, ad esempio ricette di cucina posizionato in un bel blog di cucina.

C’è qualcosa di meglio di un semplice scambio link: l’Article Marketing.

Non parlerò dell’article marketing in questo articolo, sarebbe troppo complesso, questo è un argomento che merita un articolo tutto suo. Tuttavia è bene sapere che un link inserito in un ben determinato testo, vale molto di più di un link isolato nella sidebar di un sito web. Per Google trovare un link in un testo ampio (diciamo di almeno 300 parole, ma è un numero d’esempio) è sintomo di un link di approfondimento e vale sicuramente, per il lettore, molto di più di un link isolato e fuori contesto.

La formula magica è un link ha forza se posizionato in un contesto a tema con esso.

 

Siti a tema, numero di back links (BL) ed incremento nel tempo

La verità è che se il sito A ha 100 link che provengono da siti “a casaccio” ed il sito B ne ha solo 10, ma provenienti da siti autorevoli ed a tema, ci sono altissime probabilità che B si posizioni molto meglio di A.

Quando cercate un sito per chiedere uno scambio link, cercate sempre siti che siano a tema con il vostro, non per forza la stessa identica cosa (altro sito che vede pizze fritte), ma che si avvicini, ad esempio un sito che venda olio per friggere, tanto per restare nel tema dell’esempio. Sarebbe praticamente inutile avere un link posizionato in un sito che vende articoli di giardinaggio. Questo non vuol dire che non ne possiate avere, magari siete una web agency e inserite il link al vostro sito nel footer, ma sappiate che quel link vale poco in termini di link popularity; ma avrà di sicuro un valore in termini di marketing.

Un altro aspetto importante (sempre per Google) è la costanza con la quale il numero di BL aumenta nel tempo. Non facciamo i puritani, spesso siamo costretti a comprare un link. Anche se il nostro committente è facoltoso e ci fornisce un bel budget per il link building, andateci piano a comprarne a destra ed a manca. Il concetto è che se quel sito ha avuto un incremento medio di 2 link al mese ed improvvisamente in un mese ne totalizza 30, Google quanto meno s’insospettisce pensando che quel sito sta acquistando link. Google non vuole che si acquistino link, questo perché potrebbero non avere alcun valore in termini di qualità per l’utente che naviga su quel sito. È chiaro che un link spontaneo, posizionato nel giusto contesto, difficilmente linka un sito del tutto inutile per il navigatore. Il mio consiglio è diluire l’acquisto di link nel tempo in modo da simulare un andamento spontaneo.

Proprio sulla gestione dei BL vi consiglio la consultazione di questo video di Matt Cutts:

httpv://www.youtube.com/watch?v=wnquaBa6DSk

 

 

Il Trust Rank (TR)

Proprio su ciò che abbiamo detto nel capitolo precedente si basa il significato di Trust Rank, ovverola fiducia che Google dà ad un determinato sito ed ai link in uscita in esso contenuti. A nessuno è dato sapere il proprio TR, quello che si sa è che Google ha scelto, nel mondo, un certo numero di siti “Santi” ovvero che per lui rappresentano il massimo della fiducia, che mai e poi mai farebbero spam, che mai offrirebbero pornografia né contenuto inutile, offensivo, e via dicendo.

A questo punto, più un sito è lontano da questi siti “Santi”, meno sarà il suo Trust Rank; tecnicamente prende il nome di trust dampening.

consulente seo tecniche di link popularity

La grafica spiega che il TR di un sito viene diviso per il numero dei suoi link in uscita. Il sito che riceve il link, acquisisce una porzione del valore del trust link iniziale.

I numeri sono solo degli esempi, giusto per avere un riferimento. Vediamo cosa accade: il sito A è uno di quelli che nell’articolo ho chiamato “santo” ed ha il massimo del TR. Da questo sito partono 3 link che vanno ai siti B, C e D. Ognuno di essi guadagna 1/3 del valore iniziale ovvero 4. I siti di SPAM hanno, chiaramente, un TR=O. Fatta questa premessa, per i siti della grafica avremo i seguenti valori:

  • A=12
  • B=4
  • C=10 (riceve 4 da A, 4 da B e 2 da C)
  • D=4
  • E=2
  • F=O (è un sito di SPAM)
  • G=O (è un sito di SPAM)
  • H=O

 

Il Trust Splitting (TS)

Un altro valore da prendere in considerazione è il Trust Splitting che è un punteggio che è legato al numero di link presenti nella pagina: più link ci sono in una pagina e più basso sarà il Trust Splitting, più basso è questo valore, minore importanza avrà quel link che punta verso di noi.

Questo è il motivo per il quale avere un link verso in nostro sito in una numerosa lista di altri link, serve a ben poco, anzi, quasi a nulla.

 

Ricapitoliamo sulla Link Popularity

Per tutto ciò di cui ho parlato qui sui concetti fondamentali per la costruzione di una propria link popularity, quando stiamo pensando di far puntare un sito verso il nostro, dobbiamo prendere in considerazione in serie di fattori:

  1. L’anchor text deve essere la keyword con la quale vogliamo posizionarci.
  2. Cerchiamo uno scambio link con più siti possibile tra quelli nelle prime 10/20 posizioni della SERP di Google cercando per la chiave con la quale vogliamo posizionarci.
  3. Se possibile, facciamo in modo che il link al nostro sito sia posizionato in un testo (es. un articolo) e che sia molto a tema con il nostro sito.
  4. Verifichiamo che il sito che ci linka non linki anche risorse pericolose come SPAM, siti porno, siti di malware e cose simili.
  5. Verifichiamo che il link al nostro sito non sia inserito in una lunga lista di link poiché servirebbe davvero a poco.
  6. Considerate con molta attenzione che il sito che vi linka sia a tema con il vostro ovvero abbia delle affinità: se vendete pizze fritte serve a poco farvi linkare da un sito di articoli di giardinaggio.
  7. È chiaro che il link non deve avere il tag NOFOLLOW altrimenti, in termini di link popularity, sarebbe del tutto inutile.

Va considerata un’ultima cosa: la distanza del link dalla homepage del sito. Fate attenzione a questo fattore poiché più clic ci vogliano per arrivare alla pagine che contiene il vostro link e meno importanza avrà questo link non solo per Google, ma anche per gli utenti. Questo è il motivo per il quale molto spesso essere presenti in Directory molto profonde non serve praticamente a nulla.

 

Un mio personale punto di vista

A prescindere da tutto, non va trascurato un aspetto molto importante: la qualità dei vostri contenuti. Se ciò che è presente nel vostro sito non è interessante, non serve a nessuno, sarà molto difficile sperare in link spontanei, e questo a prescindere da qualsiasi azione SEO.

Ecco alcuni aspetti da prendere in considerazione:

  • contenuti e/o strumenti utili per l’utente;
  • sito veloce in fase di caricamento;
  • attenzione per l’usabilità del sito: clic a portata di… mouse, percorsi logici e semplici nei menu.

In questo modo tutto il resto verrà (quasi) da sé.

 

Nel prossimo articolo analizzeremo più nel dettaglio alcune tecniche per la link popularity: Tecniche di Link Popularity.

 

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