Google Analytics SEO

SEO: Long Tail ed opportunità dalle Keywords in coda lunga

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ANALISI DELLE LONG TAIL CON GOOGLE ANALYTICS

FOCUS: come individuare le long tail con le quali trovano il nostro sito e se convertono nel modo giusto.

Analisi delle long tail con Google Analytics

coda lunga seo long tail

Ben ritrovati dal Natale appena trascorso. Non so voi, ma io ho ripreso il lavoro, la mattinata se n’è andata per la consultazione delle centinaia di email che mi sono arrivate. Tra le tante, c’era una richiesta in cui mi si chiedeva  in che modo fosse possibile selezionare le long tail in Google Analytics, in altre parole, se c’è un modo automatizzato.

La risposta è sì, basta usare delle espressioni regolari.

 

Long Tail, cosa sono ed a cosa servono

Per coloro che non sanno cosa sia una long tail, sappiate che essa altro non è che una frase composta da almeno tre o quattro parole. Di solito non portano molto traffico, tuttavia possono avere un alto tasso di conversione. Questo è il motivo per il quale vanno prese in seria considerazione, specialmente per capire in quale pagina del nostro sito esse portano gli utenti dopo una ricerca. Quest’analisi ci permette di ottimizzare quelle pagine per migliorare il tasso di conversione del sito.

Un breve esempio

Facciamo subito un esempio, immaginate di offrire un servizio di assistenza notebook nella vostra città, in particolare siete specializzati per la marca Toshiba; la vostra città è Roma.

Che chiavi potreste prendere in considerazione? La parola “assistenza”, anche se genera molto traffico, in realtà è troppo generica poiché chi cerca “assistenza” potrebbe volerne per la sua auto, il suo cellulare, ma anche assistenza medica, assistenza contabile e tanto altro. Quindi una keyword più sensata è “assistenza computer”, che già ci permette di selezionare un traffico di maggiore qualità. Tuttavia “assistenza notebook” è una keyword ancora migliore poiché non solo seleziona persone che hanno bisogno di assistenza informatica, ma che ne hanno proprio per il proprio notebook.

Abbiamo fatto bingo? Sì e no. Sicuramente vale la pena lavorare per un buon posizionamento con questa chiave, se il core business della vostra azienda (o quella per la quale lavorate) è proprio l’assistenza ai notebook. C’è dell’altro però: se la vostra azienda offre il servizio di assistenza esclusivamente per la città di Roma, è inutile promuovervi nei risultati di ricerca di utenti che cercano assistenza a Milano, tanto per fare un esempio, poiché non potrete soddisfare la loro esigenza.

Ecco quindi che una long tail come “assistenza notebook Napoli” vi dice che quello è proprio il cliente che stavate cercando! A questo punto non vi resta che dirgli che voi siete proprio l’azienda di cui lui aveva bisogno e.. affare fatto!

Però, prendendo in analisi le long tail del vostro sito vi accorgete che (è un esempio):

a) La maggior parte dei clienti arriva nella pagina “Servizi” e non a quella in cui parlate del vostro servizio di assistenza notebook.

b) La frequenza di rimbalzo di questa pagina è molto alta.

c) La visita dura molto poco (meno di 30 secondi).

In altra parole l’utente arriva sul sito, non trova subito ciò che gli serve e va via. Se le cose stanno così è chiaro che dovete mettere mano sia alla pagina Servizi, mettendo in risalto un link verso il servizio di assistenza notebook, pagina che dovete sicuramente ottimizzare per la chiave “assistenza notebook Napoli”.

Un’altra long tail interessante per il vostro business, sempre restando nell’esempio di cui sopra, è sicuramente “assistenza notebook toshiba napoli”. Dopo questa keywords la migliore in assoluto è: “Ciao sono Tizio, il mio cellulare è questo, ho bisogno della vostra assistenza, pago qualsiasi cifra”… Ma noi sappiamo bene che la realtà è ben altra (purtroppo).

Analisi delle long tail con Google Analytics

E veniamo a Google Analytics e come, con l’uso di espressioni regolari, possiamo prendere visione delle long tail utilizzate dai navigatori e che portano alle pagine del nostro sito.

Non è difficile, prima di tutto annotate queste due espressioni regolari:

  1. (s).*(s).*(s).*
  2. ^[^]+([^ ]+){3,7}$

La prima indica a Google Analytics di selezionare solo le keyword formate da 3 parole, mentre la seconda tutte quelle con lunghezza compresa tra 3 e 7.

Tenete presente che una keyword del tipo “I migliori blog di cucina” è costituita da 3 parole, poiché “I, di” vengono scartati dal conteggio.

 

Detto questo vediamo come e dove inserire queste espressioni regolari (clic sulla foto per ingrandire):

seo coda lunga keywords

Una volta che siete nel vostro account Analytics,

  1. Clic su “Sorgenti di traffico”.
  2. Clic su “Sorgenti”.
  3. Clic su “Tutto il traffico”.
  4. Dove dice “Dimensione secondaria”, scegliere “Parola chiave”.
  5. Clic sul link “avanzata” a destra del campo di ricerca.
  6. Al posto di “Contenente”, scegliere “Con espr. reg.”
  7. Inserire la stringa, esempio: (s).*(s).*(s).*
  8. Fare clic sul tasto “Applica”

Come vedrete, l’elenco mostrerà solo le keyword composte da 3 parole. Se volete keyword con 4 parole, aggiungete un altro (s).* quindi (s).*(s).*(s).*(s).*

 

A questo punto non vi resta che analizzare i risultati mostrati da Analytics, vedere le pagine di atterraggio e prendere in considerazione tutte le ottimizzazioni possibili da apportare al vostro sito per aumentare il tasso di “successo” ovvero di conversione: acquisto, telefonata, form compilato, iscrizione alla newsletter e quant’altro.

 

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