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Facebook e Cambridge Analytica: conseguenze per utenti, sviluppatori e agenzie

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restrizioni Facebook accesso ai dati dopo Cambrige Analytica

Facebook, dopo lo scandalo di Cambridge Analytica, sta vivendo un momento difficile, una crisi soprattutto d’immagine e di consensi.

Zuckerberg ha dovuto fare un enorme passo indietro e, da piattaforma quasi del tutto aperta, Facebook ha iniziato a chiudere i battenti,  barricarsi sempre di più rispetto alla (forse) troppa apertura verso App di terzi che, tramite API (funzioni di interfacciamento), potevano accedere ai dati (già condivisi) degli utenti che sceglievano di utilizzarle.

La questione sta proprio nel fatto quando scegli di giocare al simpatico test “Che animale sei?” o al “gioco carino” che condividerai con tutti i tuoi amici per ottenere più bonus, stai accettando di distribuire i tuoi dati ovvero quelli che hai deciso di condividere in Facebook.

Il problema è che molto spesso le persone, per la maggior parte pigra, non immagina neanche quanti dati e quante informazioni condivide nei social in cambio di giochi, quiz, premi e quant’altro.

Ritorniamo al tema di quest’articolo e vediamo cosa cambia nella sostanza per:

  1. Le persone che utilizzano Facebook per svago.
  2. Le agenzie che gestiscono le pagine Facebook dei propri clienti.
  3. Gli sviluppatori di App che usano Facebook.

Per affrontare al meglio questi tre punti, analizziamo prima di tutto in cosa consistono le limitazioni ora imposte da Facebook.


LE LIMITAZIONI PIÙ IMPORTATI

Le applicazione (App), anche se hanno avuto il consenso dell’utente che le utilizza, comunque non potranno avere più accesso alla grande mole di informazioni alle quali potevano attingere fino a qualche settimana fa.

API EVENTI

Praticamente inutilizzabili, infatti non è più possibile accedere ai post e ai partecipanti di un evento.

API GRUPPI

Anche qui grande stretta: niente accesso alle informazioni personali di chi partecipa alle discussioni, niente visibilità sui membri iscritti.

API PAGINE

Stessa stretta come nei gruppi, la differenza sta nel fatto che Facebook si riserva di concedere privilegi solo a quelle applicazioni esplicitamente approvate. I criteri di approvazione per il momento non si conoscono (che io sappia).

LOGIN CON FACEBOOK

Qui arriva una bella mazzata per tutte quelle App che sfruttavano l’iscrizione tramite Facebook per ottenere una bella vagonata di informazioni. Da oggi è infatti impossibile recuperare, in fase di login, le seguenti informazioni:

  • lista di amici;
  • attività sportive;
  • libri letti;
  • musica ascoltata;
  • video visti;
  • situazione scolastica;
  • percorso lavorativo;
  • posizione politica;
  • appartenenza religiosa;
  • stato relazionale;
  • giochi;

A complicare le cose, per gli sviluppatori di App, Facebook ha disposto che se l’utente non la usa l’App per 3 mesi consecutivi, l’App perde qualunque diritto ad accedere ai suoi dati, quei pochi concessi.

RICERCA IN FACEBOOK

Anche se a dire il vero non mi sembrava che funzionasse granché, in ogni caso non è più possibile cercare persona tramite numero di telefono o indirizzo email.

API DI INSTAGRAM

Qui c’è stata una brutta mazzata! Alle App di analisi è ormai impedito di accedere a dati importanti come hashtag, commenti e like. Inoltre da 5000, le chiamate per utente sono state ridotte a sole 200 per ogni ora. Puoi vedere tutte le API bloccate cliccando qui: Instagram Deprecated API.


LE CONSEGUENZE!

Vediamo ora cosa comportano queste restrizioni e cosa accadrà ad utenti, agenzie di social media e sviluppatori.

COSA ACCADRÀ AGLI UTENTI DI FACEBOOK?

Buone notizie per chi usa Facebook solo per diletto! Le restrizioni appena descritte mettono molto più al sicuro i nostri dati. Non so se già ci hai fatto caso, ma ora è molto più semplice rimuovere le autorizzazioni alle App.

Come rimuovere le App che accedono ai tuoi dati? Devi semplicemente entrare nelle tue Impostazioni, e dalla colonna di sinistra, cliccare su “App e siti web”, quindi spuntare tutte le App che desideri rimuovere. Cliccando sul tasto “Rimuovi” puoi addirittura chiedere a Facebook di rimuovere gli eventuali post e foto pubblicati da queste App.

COSA CAMBIA PER LE AGENZIE DI SOCIAL MEDIA?

Le agenzie che gestiscono decine se non centinaia di pagine Facebook hanno davvero una brutta gatta da pelare! Infatti gli amministratori di pagine con molti follower saranno sottoposti ad autenticazione dell’identità che, se non autenticata, renderà impossibile gestire la pagina. Un problema per tutti quegli utenti fake creati al solo scopo di amministrare fan-page.

COSA CAMBIA PER GLI SVILUPPATORI DI APP?

Le restrizioni e il blocco di molte API hanno letteralmente mandato nel panico molte aziende che, negli anni, hanno costruito un vero e proprio business sul fornire servizi di analisi e condivisione su Facebook. Così come stanno le cose, vedo un futuro davvero incerto per molte di esse che, quanto meno, dovranno rivedere il proprio business model.


Fonte: Newsroom di Facebook

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