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L’inganno dei social: il mondo come tu lo immagini

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l'inganno dei social

Giusto due anni fa feci un esperimento che metteva alla prova l’algoritmo di Facebook. L’esperimento consisteva nel mettere “mi piace” solo a determinate tipologie di post.

Ne scelsi due: razzisti e tristi. Nella prima ondata durata quasi un mese, davo un like solo a quei messaggi razzisti o xenofobi, ergo la mia bacheca, con il passare del tempo, diventava sempre più pingue di messaggi dello stesso tipo. Allo stesso modo mi comportai con i messaggi “tristi” ed ebbi lo stesso risultato.

Questo ci dice che Facebook, come altri social, tende a mostrarti ciò che sono le tue preferenze. Fin qui niente di nuovo, ma al di là dell’algoritmo, questa cosa è comunque “pericolosa”. Il motivo sta nella percezione degli altri e di conseguenza dalla percezione del mondo: se abbiamo l’impressione che a pensarla come noi sia la maggioranza, distorciamo il senso della realtà. Nel periodo dei messaggi “tristi”, avevo l’impressione, a giudicare la mia bacheca, che tutto il mondo fosse depresso e negativo. Oggi lo sto sperimentando con Tumblr, stesso risultato.

Il problema dei social è che ci danno l’impressione di essere al centro del nostro personale universo, è come essere il nodo di una rete, dal nostro punto di vista siamo il centro della rete, ma la realtà è molto diversa.

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